BONUS DA 150 EURO PER LAVORATORI DIPENDENTI
Introdotto dal decreto Aiuti ter arriverà nella busta paga di novembre
Il decreto Aiuti ter (D.L. 144/2022) prevede l’introduzione di un’ulteriore indennità in favore dei lavoratori dipendenti. Si tratta di un bonus da 150 euro che verrà erogato per il tramite dei datori di lavoro nel mese di novembre. Dopo l’indennità di luglio, previsto il riconoscimento di un’altra una tantum, fiscalmente esente e non rilevante ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali
Il nuovo bonus di 150 euro sarà riconosciuto ai lavoratori dipendenti che abbiano una retribuzione imponibile nella competenza di novembre 2022 non superiore a 1.538 euro. Il bonus spetta anche ai lavoratori in cassa integrazione, o comunque interessati da eventi con copertura di contribuzione figurativa Inps come la maternità obbligatoria o altra formula di congedo.
A chi spetta
L’indennità sarà riconosciuta:
Ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico:
L’indennità è riconosciuta anche nei casi in cui il lavoratore sia interessato da eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’Inps (congedi ferie malattia).
A norma dell’art 9 co. 2 il bonus 150 euro è riconosciuto anche ai pensionati residenti in Italia, titolari di:
Viene erogato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale nel mese di novembre 2022. Per i pensionati titolari di assegni non gestiti dall’Inps, il casellario centrale dei pensionati individua l’Ente previdenziale incaricato dell’erogazione dell’indennità che provvede negli stessi termini e sarà successivamente rimborsato dall’Inps.
Dal calcolo del reddito personale assoggettabile ad Irpef, al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali, sono esclusi:
û trattamenti di fine rapporto;
û il reddito della casa di abitazione;
û le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Il bonus 150 euro sarà corrisposto sulla base dei dati disponibili e soggetto alla successiva verifica del reddito.
L’Inps eroga il bonus 150 euro inoltre ad altre categorie aventi i seguenti requisiti:
categorie |
requisiti |
lavoratori domestici già beneficiari dell’indennità da 200 euro del D.L. 50/2021 |
che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro, alla data di entrata in vigore del decreto |
disoccupati con indennità di disoccupazione NASPI e DISCOLL |
percepite nel mese di novembre 2022 |
percettori di indennità di disoccupazione agricola |
percepita nel corso del 2021 |
titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa |
con contratti attivi alla data del 24.9.2022, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensioni, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. |
dottorandi e agli assegnisti di ricerca |
· con contratti attivi alla data del 24.9.2022, · iscritti alla Gestione separata, · non titolari di pensioni, · non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. |
Collaboratori sportivi |
beneficiari di una delle indennità previste dall'articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41, |
Lavoratori iscritti al Fondo Spettacolo |
con almeno 50 contributi giornalieri versati |
lavoratori autonomi, privi di partita IVA |
non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie che, nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali (articolo 2222 del codice civile) |
Lavoratori intermittenti e stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport |
che nel 2021 abbiano svolto almeno 50 giornate di lavoro |
incaricati alle vendite
a domicilio |
· con reddito nell’anno 2021 derivante dalle medesime attività superiore a 5.000 euro · titolari di partita IVA attiva, · iscritti alla data di entrata in vigore del decreto alla Gestione separata |
nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza |
restano esclusi i nuclei in cui è presente almeno un beneficiario delle indennità per altri requisiti |
Per i lavoratori autonomi e professionisti con partita IVA, iscritti alle gestioni previdenziali Inps o alle Cassa autonome, i due bonus 200 euro + 150 euro (in totale 350 euro) vengono richiesto insieme, se il lavoratore autonomo ha avuto un reddito sotto i 20.000 euro, ed arrivano in un’unica soluzione. In partica, per diminuire i passaggi, il Governo ha deciso di incrementare di 150 euro il bonus per i professionisti introdotto dal decreto Aiuti, ma solo per coloro che vantano nel 2021 redditi fino a 20.000 euro. In questo modo chi avrà un reddito sotto tale soglia, nel momento in cui si troverà a richiedere l’indennità contro il caro-vita, avrà diritto ad un accredito una tantum di 350 euro (ovvero 200+150 euro). Al contrario, chi supererà la soglia prevista dal nuovo decreto Aiuti ter, restando però sotto i 35.000 euro annui previsti dal decreto Aiuti per il bonus 200 euro, avrà diritto solo al bonus 200 euro.
Dichiarazione da rilasciare al datore di lavoro
Dal punto di vista amministrativo, il lavoratore deve fornire al datore di lavoro una dichiarazione, nella quale attestare di non essere pensionato o facente parte di un nucleo familiare destinatario del reddito di cittadinanza.
La richiesta di sottoscrivere tale dichiarazione dovrebbe essere rivolta ai dipendenti che si trovano nelle condizioni previste dalla norma (retribuzione imponibile di novembre non superiore a 1.538 euro) evitando, così, di ingenerare false aspettative. Eppure questa verifica si potrà fare solo sviluppando il cedolino paga di novembre che deve contabilizzare le variazioni mensili riferite a ottobre. Operazione che si concluderà, presumibilmente, verso la metà del mese, lasciando pochi giorni per gestire l’autodichiarazione.
Infine, si deve considerare che, non essendoci alcun riferimento al nucleo familiare, riceverà i 150 euro anche chi ha il coniuge che lavora e potrebbe avere un reddito molto elevato.
03/10/2022